Le frenetiche giornate dei nativi digitali

Mi sveglio.

Oggi c’è il compito in classe.

Accendo l’iPhone.

Apro WhatsApp, scorro i miei gruppi, invio dodici emoticon (baci, baci col cuore, sorrisi e sudore sulla fronte, urla, glaciazioni di cranio, facce imbarazzate), un video di una tipa con delle tette enormi che balla e saltella, una foto di un tipo che lancia un maiale con su scritto “E’ ORA DI TIRARE UN PORCO”.

Vado a scuola.

Abbiamo tutti un iPad sul banco e, finito il compito in classe, ci chiediamo in chat quando suonerà la campanella.

Torno a casa.

Mangio.

Vado in camera.

Accendo il computer.

La profe ci ha mandato i compiti via mail.

Scrivo un tema su word.

Vado su YouTube.

Poi su YouPorn.

Mi digitalizzo.

Ritorno su YouTube.

Scrivo una mail a un mio compagno.

Faccio sport: accendo la Wii e gioco a tennis.

Torno al computer.

Vado su YouPorn.

Mi digitalizzo nuovamente.

Spengo il computer.

Ed è subito sera.

Ceno.

Torno in camera.

Accendo il computer.

Guardo un film.

Vado su YouPorn.

Mi digitalizzo per la terza volta.

Sono un po’ stanchino.

Anche un po’ verde.

Vado a letto.

Prendo l’iPhone.

Apro WhatsApp, scorro i miei gruppi, invio sette emoticon.

E’ stata una giornata dura.

Ho fatto un sacco di cose.

Dormo.

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Alberto Fezzi