La stronza vanesia compare quando non serve, e non c’è quando servirebbe.
La stronza vanesia dice cose che non dovrebbe dire nel momento in cui le dice, e non dice le cose che dovrebbe dire nel momento in cui andrebbero dette.
La stronza vanesia ti tiene attaccato a una storia che non esiste o a una storia che non è mai esistita.
La stronza vanesia stuzzica, ammicca, appare e scompare come l’alta marea, ma in buona sostanza, oltre gli ammiccamenti e sotto la schiuma, non c’è mai.
La stronza vanesia non è mai realmente triste e non è mai realmente felice. Semplicemente, non è.
La stronza vanesia dice grandi palle e belle scuse, e solitamente le dice solo a te, con il quale ha deciso di essere una stronza vanesia. Agli altri mica le dice, gli altri li ama.
La stronza vanesia dice di non piacersi, ma si piace infinitamente. E comunque, una persona sicuramente non le piace: tu.
La stronza vanesia ti tratta come un cagnolone, tu sei il suo compagno più fedele, tu non la lascerai mai.
La stronza vanesia potrebbe anche essere un uomo, potrebbe essere uno stronzo vanesio e chiamarsi, che so, Alberto Fezzi, ma di questo non posso parlare, non posso mica sempre dire tutto io, perbacco.
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