IL PRINCIPE DEL FORO NON ESISTE

IL LIBRO

(Historica Edizioni, 2011, nuova edizione Giubilei Regnani Editore, 2013)

 

L’avvocato che vi dice che vince, perderà. L’avvocato che vi dice che ha ragione, non ce l’ha. L’avvocato che vi dice che è bravo, non lo è. Un bravo avvocato non ha bisogno di dirlo, né di sentirselo dire. E il principe del foro è come quello azzurro: non esiste.

Nelle pagine di questo schietto e ironico saggio su uno dei mestieri più praticati in Italia, in cui l’autore finalmente ha avuto la possibilità di dimostrare in modo concreto come possano convivere il mestiere dell’avvocato con quello dello scrittore (circostanza impensabile per i più, che vedono l’avvocato come un uomo palloso intento a leggere libri con il monocolo e lo scrittore invece come uno scapestrato senzadio), possono rispecchiarsi sia l’avvocato in carriera che ripercorrerà, con spunti per una serena riflessione a posteriori, il cursus honorum faticosamente affrontato, sia il semplice cittadino fruitore della giustizia, il quale comprenderà meglio i meccanismi che muovono i comportamenti degli attori di questo particolare settore della vita pubblica. La disamina dell’autore rappresenta un caso nel panorama letterario, per lo stile disincantato e la vena autocritica che animano le parole e gli argomenti trattati.

“Divertente, vero e onesto. E’ uno che ha tante cose da dire.”

Gianfranco Franchi

 

“Chi si avvicina alla pratica legale, pensa che un giorno finirà così, a duellare e tenere testa ad un roccioso generale di Guantanamo, finendo per schiantarlo dopo una lotta processuale all’ultimo sangue. In realtà è molto diverso. In Italia "Il Principe del foro non esiste", secondo un giovane avvocato di Verona che ha rivelato quale sia lo scenario degli studi italiani.”

Libero

 

“Non è frequente trovare un avvocato autoironico, per questo il saggio del veronese Alberto Fezzi va tenuto in considerazione. Costituisce un unicum nel panorama letterario e ci presenta riflessioni notevoli, in tono semiserio.”

Lankelot.eu

 

“Fezzi col tempo ha consolidato la sua vena satirica. Un volume dallo stile disincantato, condito da un pizzico di autocritica, senza mezzi termini e giri di parole.”

L’Arena


Alberto Fezzi