(Historica, 2022)
Distillare nella vita piccole dosi di illusione, per sopportarla meglio. Pensarsi per dimenticarsi. Sono questi alcuni dei discutibili rimedi omeopatici che il quarantenne Dante mette in atto per superare la fine del matrimonio con Sofia. L’occasione migliore sarà, però, un viaggio da Verona a Dublino insieme al figlio Arturo, detto Artù, e agli amici di una vita: Alessandro, caustico e disilluso, anch’egli scottato da una separazione, e Filippo, meraviglioso e pirotecnico playboy. Sulle invitanti tracce di una donna sconosciuta e nel mito di Bono degli U2, Dante e i suoi amici ci condurranno attraverso chiassose penombre di pub irlandesi, esilaranti e strampalate dissertazioni sulla vita e sulle relazioni, brucianti incontri e delicati istanti di intimità, sino a disvelarci l’imprevedibilità della meta rispetto al viaggio.
Un romanzo che ha la leggerezza dei sogni e suona come una canzone rock.