NON MI DIVERTO PIÙ

IL LIBRO

(Historica Edizioni, 2012)

 

Questa è la strana storia di Alberto Martini, un giovane amante della vita ma già disilluso. Durante una torrida estate trascorsa in città, da poco lasciato da una folle fidanzata, Alberto passerà dall’incontro con un travolgente amico sessantenne comparso per caso, fino alla redenzione del fratello Evaristo, adolescente pervicacemente ed artisticamente dedito all’autoerotismo, in un illuminante incrocio tra generazioni. E anche attraverso l’incontro con altri irresistibili personaggi, tra cui uno scrittore noiosissimo, due femmine d’assalto, una contadina esperta di economia, e persino gli U2, Alberto vivrà una personale formazione, comica, corrosiva e romantica.

Il libro è stato selezionato per il Premio Campiello 2013.

Un libro ironico, divertente, a tratti disincantato; Fezzi dimostra non solo di conoscere ma di avere anche interiorizzato la lezione della commedia all’italiana grazie a una padronanza della lingua e a un senso dello humour che catturano il lettore in ogni momento della narrazione.
Non solo questo, ma anche una critica, nemmeno troppo velata, alle dinamiche che dominano la società contemporanea, alla crisi interiore di tanti giovani. Un libro che lascia il segno e ci invita a riflettere sul senso della nostra vita.”

Leggeretutti.net

 

“Pur cogliendo nei comportamenti grotteschi o semplicemente comici quanta precarietà, disillusione, insicurezza e ipocrisia domini la vita dei protagonisti del libro, ci si accorge come su tutto prevalga la voglia di dissacrare e di divertire il lettore.”

Lankelot.eu

 

“L’uomo è posto al centro dell’universo con i suoi vizi, i suoi difetti, le sue stranezze. È nudo davanti al mondo, e inerme. A colpirlo la penna dell’autore, comica, ironica, dissacrante e riflessiva; ma mai moralista.”

Scrivendovolo.com

 

“Alberto Fezzi diletta il lettore con capitoli veloci, divertenti e piacevoli.”

Mangialibri.com

 

"E' piccolo, nel formato e nelle pagine, ma è un grande libro. Ben scritto, ben architettato. Una trama solo all'apparenza semplice, un trentenne come ce ne ammanniscono ormai in continuazione eppure è evidente che la differenza la fa il tipo di trentenne. Non credo sia autobiografico, ma in ogni caso l'autore ci ha messo dentro verità, sincerità e talento. Non è roba da poco. Io ve lo consiglio caldissimamente, ecco. Vi innamorerete del Matto Matteo, come è successo a me."

Anobii

 


Alberto Fezzi